Innanzitutto un approfondito e attento esame delle misure da adottare e/o già adottate ai fini del contenimento del contagio da COVID-19. Un esame diretto e scrupoloso del datore di lavoro con il supporto tecnico del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale (RSPP), il Delegato alla sicurezza e i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS). Dopo la fase di esame e di sollecita adozione di tutte le misure di tutela della salute dei lavoratori, anche tramite formazione ed informazione ai lavoratori, occorre garantire la più stretta vigilanza con il supporto costante del Medico Competente e di tutti i soggetti attivi come ad esempio i Preposti. Un coordinamento tra queste figure è necessario pertanto si raccomanda di prevedere un comitato permanente anti COVID-19 che sia l’evoluzione della task force eventualmente attivata nella fase acuta della pandemia. Ovviamente, continuazione del lavoro agile per i dipendenti che possono lavorare a casa e stress test continui per verificare falle del sistema e procedure da affinare.
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La risposta, a mio avviso, è positiva. La L. 123/2007 ha infatti introdotto all’art. 25-septies del D.Lgs. 231/2001 i reati di omicidio colposo (art. 589 c.p.) e di lesioni colpose gravi o gravissime (art. 590 c.p.) commessi in violazione delle norme antinfortunistiche e di tutela dell’igiene e della salute sul lavoro.
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Pur riscontrando un numero crescente di amministratori e dirigenti d’impresa che man Leggi Tutto
Utilissimo ed importantissimo. L’idea dell’uomo solo al comando mal si presta nel Leggi Tutto
Esistono diverse soluzioni da perseguire. Certamente ciascuna di esse ha i suoi pro e contro. Leggi Tutto